Pensioni, incontro governo-sindacati, Cisl “tanti i provvedimenti previdenziali urgenti da inserire sulla prossima legge di bilancio per fronteggiare l’attuale crisi economica e sociale”

“Nel confronto odierno con la Ministra Catalfo ci si è soffermati sui provvedimenti previdenziali urgenti da inserire sulla prossima legge di bilancio per fronteggiare l’attuale crisi economica e sociale che, in assenza di risposte adeguate, rischia di aggravarsi nei prossimi mesi. Il prossimo 25 settembre il confronto verrà esteso alle misure da mettere in campo per la riforma complessiva del sistema previdenziale”. Lo dichiara in una nota il Segretario confederale della Cisl, Ignazio Ganga. “La Ministra ha confermato che quota 100 non verrà toccata fino alla scadenza naturale del 2021 ne’ verranno introdotti meccanismi penalizzanti. E’ prevista l’attivazione a breve delle due Commissioni di studio sulla spesa previdenziale e sui lavori gravosi che auspichiamo ci forniscano dati e valutazioni utili al lavoro che il Governo con le parti sociali dovrà fare nei prossimi mesi, ma è altrettanto evidente che non possiamo fermarci a questo. Rispetto all’immediato, il Governo ha comunicato di voler prorogare Ape sociale e opzione donna, misure che la Cisl ha chiesto vengano invece rese strutturali da subito e su questo aspetto la Ministra ha dato la disponibilità a discuterne nell’ambito del ragionamento sulla riforma generale del sistema. Sull’Ape sociale il Governo intenderebbe allargare il perimetro di accesso allo strumento ai lavoratori disoccupati non coperti dalla Naspi e ai lavoratori fragili. Nello specifico abbiamo ribadito la necessità di semplificare le procedure di accesso che hanno presentato criticità, in particolare per quanto riguarda l’identificazione dei codici Istat rispetto ai lavori gravosi ed evitare il meccanismo di spesa rigido che di fatto limita gli accessi. Inoltre, la Ministra ha manifestato la volontà di allargare l’accesso alla pensione con 41 anni di contributi ai lavoratori fragili. Anche rispetto ad opzione donna abbiamo chiesto di ripristinare il requisito anagrafico di 57 anni a fronte degli attuali 58. In ordine alle pensioni in essere abbiamo ribadito la necessità di ampliare la portata della 14^ mensilità per le pensioni più basse e di sostenere il potere di acquisto dei pensionati, aspetto tanto più importante oggi con il crollo del PIL e l’attuale condizione di deflazione. Il Governo ha manifestato la volontà di rafforzare gli strumenti di accompagnamento dei lavoratori delle aziende in crisi tramite la revisione dei limiti dimensionali previsti dal contratto di espansione. Per quanto riguarda la Cisl, la maggiore difficoltà è rappresentata dagli oneri in capo alle imprese, ed è su questo aspetto che bisognerebbe intervenire prevedendo l’allegerimento degli oneri a loro carico. In tema di previdenza complementare, la Ministra ha dato disponibilità ad un rafforzamento complessivo del sistema a partire dalla campagna di informazione e la riapertura del semestre di silenzio-assenso. La Cisl ha sottolineato l’importanza di sostenere il secondo pilastro pensionistico anche tramite benefici fiscali orientati a supportare gli investimenti dei fondi pensione in economia reale italiana e ha richiamato l’opportunità di ampliare l’accesso alla cosiddetta Rita (rendita integrativa temporanea anticipata). Per quanto riguarda esodati, part time verticale e fondo esattoriali abbiamo ribadito l’urgenza di arrivate a soluzioni definitive. Il Ministero ha confermato la disponibilità a incontri tecnici di approfondimento specifico su tutti questi temi e comunicherà le date nei prossimi giorni. Riteniamo l’incontro odierno positivo, ma ancora interlocutorio perchè sarà indispensabile scendere nel dettaglio delle proposte del Ministro”.

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